Laurentino 38. Decine di migliaia di metrature cube di cemento. Grigiore diffuso e brutalità diffusa. Le cronache che si rimbalzano tra loro, mentre gli sciacalli di turno speculano sulle vite della povera gente. E allora un giorno diventa il Bronx, un altro Scampia, un altro ancora il terzo mondo di Roma, affinché le immagini dei demoni creati ad arte nelle menti si stringano una affianco all’altra. Ma aldilà del dipinto esposto per l’occasione, le prospettive di altri sguardi svelano le linee di fuga possibili.
Per il secondo anno consecutivo, in occasione del Carnevale, si scende per le strade. In maniera semplice ed autogestita, senza un finanziamento, senza un patrocinio, senza cappelli politici di alcun tipo. Le relazioni umane, alla pari e cooperanti tra loro, rendono possibile che nel quartiere, non solo un giorno di Carnevale, ma una parte di bisogni di cui si viene privati e si sarebbe privi, venga ripresa e soddisfatta.
Aldilà degli sproloqui su riqualificazione e degrado, dell’assistenzialismo e delle “cose che lo Stato dovrebbero fare”, c’è una parte di quartiere che si organizza dal basso, si aiuta reciprocamente e svela nel concreto le menzogne di politicanti e affaristi.
Nelle mille difficoltà di ogni giorno, nelle contraddizioni che il quotidiano pone davanti, ma intanto c’è e va avanti.
Il 16 Febbraio, sfidando un po’ di freddo chissà quali imprevisti, per le strade del Laurentino 38 ci sarà proprio quella parte di quartiere.
Gli appuntamenti sono per le 15 a Via Giuliotti, VI ponte, oppure alle 16,30 al Boulevard di Via Sapori… ci vedrai sicuramente…
Foto di Luca Ferrari
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