(31 Dic 2015)



Perché di carcere non si muoia più, ma nemmeno di carcere si viva.
Il 31 dicembre, come ogni anno, saremo davanti le mura del carcere di Rebibbia per portare un saluto caloroso a tutte le persone detenute.
Siamo i compagni e le compagne che portano avanti le lotte sociali in città, dall'opposizione agli sfratti all'occupazione delle case, dalle lotte sul posto di lavoro, nelle scuole e nelle università, alla costruzione di legami solidali nei quartieri dove viviamo, dalle lotte contro la violenza sessista a quelle contro le frontiere e le prigioni dove rinchiudono gli esseri viventi.
Lottiamo contro una società ingiusta, fatta di relazioni di potere e competizione, che ha bisogno delle prigioni per ricattarci e costringerci nella rassegnazione, nella solitudine e nella miseria, per questo siamo contro il carcere ed ogni forma di oppressione.
Quest’anno abbiamo scelto di percorrere tutto il perimetro del carcere di Rebibbia con un corteo, per fare in modo che tutte le persone detenute possano sentire la nostra vicinanza e rompere, anche se per poche ore, l’isolamento in cui il carcere vorrebbe annientarci.
Porteremo un’amplificazione con il microfono aperto a tutti ed in contemporanea manderemo saluti e messaggi di solidarietà dalle frequenze di Radio Onda Rossa, sugli 87,9 FM.
Vi invitiamo quindi a partecipare a questo appuntamento, portando con voi amici e parenti e avvisando le persone care, detenute a Rebibbia, di questa iniziativa solidale.
Ci vediamo alle ore 10 di giovedì 31 dicembre, all’incrocio tra via Raffaele Majetti e via Bartolo Longo, per passare la mattinata insieme e muoverci in corteo alle 11,00 per salutare tutti i detenuti e le detenute.
Odiando il carcere giorno dopo giorno.
I compagni e le compagne di Roma